Era uno fra i prodotti più attesi in vista della stagione invernale e all’inizio dell’autunno Michelin ha presentato il suo nuovo Alpin 6, pneumatico invernale per le condizioni più estreme, che promette performance ancora migliori e durata prolungata nel tempo. La gomma è frutto di studi e test accurati compiuti in zone dove il clima presenta condizioni problematiche; il nuovo Michelin Alpin 6 infatti è stato testato a oltre 2700 metri di quota, sul valico alpino del Col de la Bonette, con collaudi che hanno riguardato tenuta di strada in curva, trazione, maneggevolezza, frenata e accelerazione. A ciò sono state aggiunte altre prove specifiche sulla neve finlandese di Ivalo, per avere risconti ancora più completi circa il comportamento del pneumatico da inverno.
La più importante innovazione portata dall’Alpin 6 è rappresentata dalla sua durata, combinata al mantenimento delle prestazioni: il pneumatico è infatti in grado di assicurare performance elevate anche da usurato, tanto è vero che sulla gomma non è stato riportato l’indicatore dei 4 millimetri relativi all’usura. Su questo tasto Michelin sta spingendo da tempo, garantendo che i suoi prodotti riescono a mantenere il massimo delle performance fino al raggiungimento del limite previsto dalla legge per quanto riguarda lo spessore del battistrada, ovvero 1,6 millimetri, e pure il nuovo Alpin 6 rispetta questa filosofia.
Nelle prove svolte da diversi enti di controllo, l’Alpin 6 consumato è stato in grado di ridurre gli spazi di frenata rispetto a pneumatici di altri produttori allo stesso livello di usura di quasi 6 metri, confermando dunque quanto dichiarato da Michelin. Ma come è possibile mantenere elevate le prestazioni a dispetto del chilometraggio percorso? Per il battistrada è stata studiata una particolare scultura evoluta dotata di lamelle 3D autobloccanti che con l’andare dei chilometri modellano il battistrada – senza intaccare il rapporti tra parti vuote e piene – con l’obiettivo di smaltire sempre un consistente quantitativo di neve e di acqua attraverso le scanalature della gomma. La struttura del battistrada è stata modificata non solo in superficie ma anche più in profondità, con la realizzazione delle cosiddette tasche “cattura-neve” a forma di goccia, che consentono di incrementare l’aderenza. Inoltre con l’aumento del consumo della gomma, i bordi delle scanalature diventano più taglienti assicurando in questo modo maggiore presa sulla superficie stradale, a prescindere dal livello di grip.
Le soluzioni tecnologiche studiate da Michelin per il nuovo Alpin 6 sono particolarmente interessanti e meritano un approfondimento; le tasche in grado di catturare la neve permettono di accrescere l’aderenza, poiché la neve compattata all’interno delle tasche a goccia aumenta l’attrito con il manto stradale innevato, migliorando di conseguenza la trazione e gli spazi di frenata. Il battistrada multistrato realizzato dall’azienda francese consente di contrastare l’aumento della rigidità dovuto al consumo della gomma, poiché quando l’usura ha raggiunto un certo livello “emerge” in superficie uno strato più morbido che assicura un maggior controllo e un grip superiore. Ciò è stato reso possibile attraverso l’impiego di speciali elastomeri. La particolare mescola adoperata per il battistrada dell’Alpin 6 consente di raggiungere una resa chilometrica del 20% superiore in confronto a quella degli altri pneumatici invernali attualmente in commercio, la cui durata dunque è prolungata nel tempo. Inizialmente la nuova copertura invernale sarà disponibile in 32 diverse misure da 15 a 17 pollici di diametro, nella prossima primavera – a partire da maggio 2019 – arriveranno ulteriori 26 misure sempre per le stesse dimensioni di diametro.
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