Quali sono le differenze tra i cerchi omologati ECE e quelli omologati NAD? Quali fra loro è meglio montare sulla propria auto? Scopriamolo nel dettaglio
È normale per un automobilista domandarsi quali differenze vi siano tra i cerchi omologati NAD e quelli omologati ECE; iniziamo col dire che si ha la possibilità di montarli entrambi sulla propria vettura, dato che la normativa attualmente in vigore consente di installare cerchioni diversi da quelli forniti in dotazione con le gomme dalla casa produttrice del veicolo. Quale tipologia scegliere, dunque? Per decidere è necessaria un’attenta analisi delle differenti omologazioni, che offrono l’opportunità all’automobilista di personalizzare al massimo le ruote della propria auto, sia in termini estetici che in fatto di performance. Senza più la necessità del nullaosta da parte della casa automobilistica, è possibile ora scegliere e comprare con maggiore libertà i cerchi da montare.
La differenza principale tra le due tipologie di cerchioni risiede nell’omologazione: i cerchi denominati NAD fanno riferimento all’omologazione italiana mentre quelli ECE – oppure UN/ECE – rispettano lo standard di omologazione europeo. Questi ultimi sono facilmente riconoscibili poiché la sigla è riportata sul cerchione ed è visibile anche quando la ruota è installata sulla vettura. Rappresentano una scelta più “tradizionale”, se così si può dire, in quanto rispettano le dimensioni dei cerchioni originali previsti dai costruttori, per cui puntando su cerchi omologati ECE non si avrà bisogno di ulteriore documentazione. È un’opzione conservativa, che offre meno opportunità di personalizzazione rispetto all’omologazione NAD, la quale invece consente di scegliere dimensioni differenti (anche di molto) rispetto a quelle previste dal produttore dell’automobile per un mezzo specifico. Sono consigliati quindi a coloro che amano personalizzare al massimo la propria auto non solo nell’estetica ma pure nelle prestazioni.
Optando per i cerchi omologati NAD è possibile scegliere ruote di dimensioni maggiori o minori per il proprio veicolo, in base alle esigenze e alle caratteristiche che si ricercano. Questa soluzione permette di modificare non solamente l’aspetto estetico di un’automobile, ma anche le sue performance, garantendo una personalizzazione che prima del Decreto ruote n° 20 non era possibile. Tuttavia per poter utilizzare questa tipologia di cerchi bisognerà affiancare all’omologazione NAD il cosiddetto COC, ovvero il Certificato di Conformità, il quale specifica che determinati cerchi sono idonei ad essere montati su quella tipologia di vettura. A livello normativo, sia per i cerchioni omologati NAD che per quelli ECE è indispensabile l’allegato E, vale a dire la Dichiarazione di Corretta Installazione che viene rilasciata dal gommista che si è occupato dell’operazione di montaggio delle ruote con cerchi diversi da quelli forniti dal produttore.
Se si sceglie di montare sulla propria auto un set di cerchi omologati NAD, è necessario presentare l’aggiornamento alla motorizzazione, nel quale si attesta appunto che sulla vettura sono stati installati cerchi di dimensioni diverse da quelle riportate sul libretto di circolazione. Per poter effettuare la modifica e l’aggiornamento si deve presentare presso la Motorizzazione civile la documentazione richiesta per questo tipo di operazione, vale a dire il certificato di conformità e l’allegato E. A seconda delle esigenze, dunque, è possibile scegliere sia cerchi omologati NAD che omologati ECE, poiché si tratta di prodotti che hanno ricevuto adeguata omologazione. È sconsigliato invece optare per cerchioni fuori norma, ovvero privi di una delle due omologazioni, in quanto sono prodotti che mettono a repentaglio la sicurezza sulla strada e soprattutto rappresentano una violazione della normativa in vigore, ragion per cui si può andare incontro a sanzioni di tipo amministrativo e al sequestro delle ruote che risultano non omologate.
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