Due pneumatici Continental nelle prime due posizioni: è questo il bilancio del test in condizioni invernali svolto dall’ente tedesco GTÜ in collaborazione con l’organizzazione automobilista austriaca ARBÖ e con quella tedesca ACE. Le prove – effettuate in situazione di strada asciutta, bagnata e innevata a basse temperature – hanno coinvolto 9 pneumatici invernali e 3 all season, messi a confronto per stabilire quali fossero i migliori.
Continental ha monopolizzato le prime due posizioni della graduatoria finale, piazzando al primo posto il WinterContact TS860 e al secondo il suo quattro stagioni AllSeason Contact, che si è rivelato migliore di tutte le altre coperture invernali. Analizzando nel dettaglio il risultato della comparazione, il WinterContact ha convinto in ogni condizione, primeggiando rispetto agli altri sia sull’asciutto che su strada bagnata e innevata, offrendo sempre un’eccellente maneggevolezza al guidatore; nella frenata sul bagnato è stato in grado di arrestare il veicolo che viaggiava a 80 chilometri orari in 34 metri, eguagliato dal Goodyear UltraGrip 9 ma inavvicinabile per tutti gli altri.
Se il risultato del WinterContact era in qualche modo prevedibile – l’azienda tedesca è storicamente un punto di riferimento in fatto di gomme invernali – ha stupito il secondo posto dell’AllSeason Contact, una copertura sulla carta quattro stagioni ma in grado di fare meglio di molti pneumatici realizzati appositamente per l’inverno. In particolare, è proprio su strada innevata che la gomma all season di Continental ha brillato, garantendo la stessa aderenza e le medesime performance delle coperture prettamente invernali.
In tali condizioni solo tre gomme invernali sono riuscite a superare il quattro stagioni Continental: i WinterContact, ovviamente, e i prodotti realizzati da Kenda e Nokian. Molto buoni i risultati sul bagnato, nei quali solo due gomme invernali hanno fatto meglio (gli immancabili WinterContact e l’UltraGrip di Goodyear) e uno degli altri quattro stagioni si è rivelato superiore, il Weatherproof di Nokian. L’unica pecca dell’AllSeason Contact è stata la distanza di frenata sull’asciutto, di poco inferiore ai 47 metri, e dunque un po’ eccessiva.
Alle spalle dei due pneumatici della casa tedesca troviamo il WR D4 Nokian, che ha conseguito validi risultati anche se le sue performance sono state inferiori a quelle dei prodotti Continental. È annoverato fra i più efficaci per quel che concerne la resistenza al rotolamento. Tuttavia Nokian è il solo produttore che sembra in grado di contrastare il monopolio dei tedeschi, dato che in questa classifica ha piazzato un altro suo pneumatico nella top five: quinta si è infatti classificata la gomma quattro stagioni della società finlandese, il Nokian Weatherproof, che ha offerto buone prestazioni su strada bagnata mentre non è stato all’altezza dei migliori negli spazi di frenata su asciutto (48 metri il suo risultato). Un punto debole comune a tutti gli all season, compresi i più versatili della categoria.
Ai piedi del podio troviamo l’UltraGrip 9 di Goodyear, che si è ben comportato e in particolare ha saputo tener testa al WinterContact in condizioni di strada bagnata; nelle prove rimanenti, però, non si è rivelato altrettanto efficiente. Completano la top ten della graduatoria il Dunlop Winter Response 2 (sesto posto), il Kumho WinterCraft WP51 al settimo, il Bridgestone Blizzak LM001 ottavo, il Nexen WinGuard Snow’G WH2 nono e il Michelin CrossClimate+, decimo. Si tratta di pneumatici invernali ad eccezione del CrossClimate+, che merita un approfondimento a parte. Alle spalle dei primi c’è stato grande equilibrio e le performance di questi pneumatici differiscono di poco l’uno dall’altro, garantendo comunque buone prestazioni in condizioni invernali.
Nell’analisi sui pneumatici invernali è stato preso in considerazione anche il Michelin CrossClimate+ che non è però una gomma da inverno e nemmeno una copertura quattro stagioni, stando alla sua denominazione; Michelin infatti lo definisce un pneumatico estivo con certificazione invernale, dunque non è studiato per il clima tipico dell’inverno. Nella comparazione con le altre gomme invernali questa differenza emerge con chiarezza, dato che le sue prestazioni si avvicinano di più a quelle di un pneumatico estivo, basta prendere in analisi gli spazi di frenata su asciutto: quelli del CrossClimate+ sono inferiori di quasi 6 metri a confronto con il quattro stagioni AllSeason Contact.
Su strada asciutta è nettamente più prestazionale degli altri prodotti analizzati durante il test, mentre è fra i meno efficienti quando l’asfalto si presenta bagnato o innevato. È sicuramente un’ottima gomma laddove gli inverni non sono rigidi e le precipitazioni non frequenti e poco intense, ma se si guida in zone in cui prevale il freddo, con ghiaccio e neve sulla strada, allora è meglio puntare su altri pneumatici dalle caratteristiche più specifiche per tali condizioni.
Fra le gomme meno convincenti troviamo il Cinturato Winter di Pirelli e il Kenda Wintergen 2 KR501, agli ultimi due posti della classifica. Entrambe coperture invernali, il prodotto di casa Pirelli ha deluso in particolare sulla neve e negli spazi di frenata su asciutto, parametro nel quale è risultato il peggiore in assoluto. Nonostante sia il fanalino di coda della graduatoria, il Wintergen 2 KR501 di Kenda ha soddisfatto i piloti del test nella guida sulla neve, dove addirittura ha ottenuto il punteggio migliore, in compenso il risultato è stato disastroso su strada bagnata (per aiutare a comprendere, sul bagnato ha totalizzato un punteggio di 36, il secondo peggior pneumatico in queste condizioni ha ottenuto un punteggio di 51…), dimostrandosi sostanzialmente una gomma affidabile solo su strada innevata, perciò impiegabile con costanza esclusivamente nelle aree più fredde del pianeta.
Come si può evincere dalla classifica finale, la crescita dei pneumatici quattro stagioni è sempre più convincente, tanto da poter ormai rivaleggiare con le gomme invernali anche nelle condizioni più difficili. Restano sì una soluzione di compromesso, ma grazie allo sviluppo tecnologico la loro affidabilità è notevolmente aumentata rispetto al recente passato, rendendoli così un’alternativa credibile e valida alle coperture invernali pure nel periodo più freddo dell’anno.
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