Pirelli Powergy è la nuova gomma estiva presentata dall’azienda milanese, che si propone di unire elevate performance e sostenibilità ambientale, nel solco dunque di una strada sempre più battuta dai grandi produttori di pneumatici – Michelin in testa – che danno maggiore peso al rispetto dell’ambiente. Una copertura destinata all’utilizzo di tutti i giorni, messa a punto per consentire un risparmio sui consumi di carburante attraverso la riduzione della resistenza al rotolamento, che permette di conseguenza anche di contenere le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Il nuovo Powergy sarà disponibile in 55 misure diverse con dimensioni da 17 a 20 pollici, adatte a berline, crossover, Suv e monovolume. Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche e il lavoro progettuale alle sue spalle basato sulla realtà virtuale.
La tendenza da parte dei grandi costruttori di gomme è ormai chiara: realizzare gomme altamente performanti nel rispetto dell’ambiente, e il nuovo Powergy di Pirelli si colloca in questo solco. In termini di prestazioni, risalta subito la classificazione A nell’etichetta europea per quanto concerne la frenata sul bagnato, del resto tale parametro è uno dei punti di forza dell’azienda della P lunga, ribadito ancora una volta con questa copertura estiva. Il lavoro in fase progettuale ha riguardato le performance pure in fatto di consumi, con una diminuzione della resistenza al rotolamento che consente di risparmiare carburante. Inoltre è stata anche ridotta la rumorosità del pneumatico, così da favorire il comfort nella guida di tutti i giorni; entrambi i parametri sono certificati dalla classe B nell’etichetta europea. Ma il vero tratto distintivo di questo prodotto sta nella sua creazione, avvenuta interamente attraverso la realtà virtuale.
Lo studio e la progettazione del pneumatico sono avvenuti sfruttando i sofisticati e avveniristici sistemi Pirelli, tanto che si può affermare che questa gomma è nata totalmente grazie alla realtà virtuale. La dimostrazione di quanto sia diventata ormai fondamentale la tecnologia nel settore delle gomme auto, in grado di permettere la realizzazione di un prodotto partendo da zero. Attraverso gli strumenti digitali è stato infatti disegnato il battistrada e il profilo del pneumatico, avendo come obiettivo quello di ottimizzare il più possibile l’impronta a terra per avere una pressione sull’asfalto omogenea. Questo consente di incrementare l’aderenza migliorando le performance a tutto tondo, ad esempio riducendo gli spazi necessari alla frenata e offrendo più precisione nell’impostazione delle curve. Pure le mescole sono state progettate servendosi della realtà virtuale, con l’utilizzo di polimeri bilanciati studiati per implementare il rendimento sul bagnato e accrescere il chilometraggio della gomma.
Ultimata la fase progettuale del Powergy Pirelli attraverso la realtà virtuale del simulatore all’avanguardia presente nel centro di ricerca e sviluppo dell’azienda che si trova a Milano, si è passati alle prove su pista che hanno confermato la bontà delle soluzioni scelte “virtualmente”. Questo modus operandi ha permesso di avere il pneumatico pronto in circa 18 mesi nonostante le difficoltà e i rallentamenti causati dalla pandemia: la dimostrazione che la strada intrapresa della realtà virtuale funziona ed è utile a ottimizzare i tempi, anche in situazioni critiche come quella che stiamo attraversando da un anno a questa parte. Il Powergy di Pirelli ha rappresentato perciò uno spartiacque, facendo da apripista: pure i futuri modelli dell’azienda italiana seguiranno lo stesso percorso, che permette un’ottimizzazione dei tempi e comporta un ulteriore vantaggio a livello di sostenibilità ambientale, ovvero la creazione di un minor numero di prototipi fisici da usare per le prove su pista, visto che la correttezza dei dati del simulatore viene rapidamente validata nei test su strada.
Partecipa alla discussione