Pneumatici auto: cambiamenti in vista per l’etichetta

L’etichetta europea dei pneumatici per auto è da tempo oggetto di discussione e critiche: da più parti è giunta la richiesta di modificarla e rinnovarla al fine di renderla più attendibile. Molto spesso, infatti, sono emerse incongruenze fra i dati riportati sull’etichetta e i reali valori espressi dalle gomme su strada, generando più di un dubbio circa la precisione e l’attendibilità dei parametri che riguardano aderenza sul bagnato, spazi di frenata e rumorosità. Questi, sebbene siano considerati elementi di valutazione importanti, non sono tuttavia sufficienti per una classificazione completa della gomma. Ecco perché a fine gennaio 2019 è stato sottoposto al Consiglio dell’Unione Europea un restyling al regolamento dell’etichetta europea che potrebbe portare a un totale rinnovamento di tale strumento affinché sia attendibile e utile per gli automobilisti, con l’obiettivo di rendere maggiormente chiare le caratteristiche delle varie gomme.

Questo restyling dell’etichetta riguarderà non solamente i pneumatici nuovi ma anche quelli ricostruiti e riporterà informazioni più precise su sicurezza, rumorosità e consumi, in modo da favorire una più facile comparazione tra gomme. Per quanto concerne le gomme ricostruite il processo sarà differente poiché prima deve essere varato un sistema di prove adeguato per questa tipologia di pneumatici che al momento ancora non esiste. Nei prossimi mesi dunque il Consiglio Ue valuterà le proposte di modifica dell’etichetta europea e una volta approvato, il nuovo sistema di etichettatura dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 giugno 2021, dunque ben 12 anni dopo il debutto dell’etichetta per i pneumatici avvenuto nel 2009. Con la speranza che, forti di oltre dieci anni di esperienza, si riesca a realizzare uno strumento più completo e valido di quello attuale, che sempre più spesso si rivela insufficiente – poiché troppo limitato – nella descrizione delle caratteristiche di una gomma.