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Pneumatici riciclabili in legno: la scommessa di Michelin

Published by Matteo Lecca, 0

I pneumatici del prossimo futuro saranno realizzati in legno riciclabile e attraverso la stampa 3D: è questa la scommessa lanciata da Michelin, che conta di vincerla nel giro di un paio d’anni, rendendo realtà un prodotto che al momento sembra davvero futuristico. Nella scorsa primavera, l’azienda francese ha annunciato il progetto che prevede la realizzazione di gomme per auto totalmente riciclabili e costruite per l’80% da materiali ecosostenibili. Il legno è la materia prima che verrà impiegata per queste coperture avveniristiche che mettono al primo posto il rispetto per l’ambiente; Michelin ha inoltre dichiarato che i primi pneumatici in legno saranno pronti per il 2020. Un progetto sicuramente ambizioso ma sul quale l’azienda del Bibendum lavora dal 2012, quando iniziò ad investire in un programma per la creazione di elastomeri sintetici ricavati da biomasse come appunto il legno, la barbabietola e la paglia. Nel frattempo sono stati anche portati avanti studi sul legno in Brasile e ricerche avanzate sulla stampa 3D, attraverso la quale verranno realizzati i pneumatici bio in legno del futuro.

I pneumatici realizzati con le stampanti

L’elemento chiave nella realizzazione di questo pneumatico, denominato Concept Visionary Michelin, sarà proprio la stampa 3D e per tale ragione il costruttore francese in collaborazione con Fives Group S.A. ha lavorato sulla creazione di stampanti 3D in metallo attraverso cui produrre le gomme riciclabili. Questa strada si preannuncia però ancora lunga da percorrere: i tempi stimati per riuscire ad ottenere gomme per auto attraverso la stampa 3D sono di 10-15 anni circa, tuttavia Michelin spera di poterli ridurre grazie alle continue innovazioni tecnologiche nel settore. Il progetto dei pneumatici in legno prevede un battistrada sostituibile, ciò significa che una volta consumato potrà essere rimpiazzata solamente quella parte della gomma, lasciando intatto il resto, e non avranno aria al loro interno. In sostanza potranno restare a bordo della vettura per tutto il ciclo vitale dell’auto, senza bisogno di essere sostituiti. Saranno inoltre costantemente monitorati grazie a dei sensori e a un’applicazione, con cui tenere sempre sotto controllo lo stato delle coperture. In futuro dunque diremo addio ai cambi gomme classici, in un’ottica di risparmio e di rispetto per l’ambiente. Una simile rivoluzione è davvero dietro l’angolo? Non resta che attendere il 2020 per capire se realmente Michelin sarà riuscita a dar vita al pneumatico del domani.

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