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Test pneumatici estivi AutoBild: ecco i finalisti

Published by Matteo Lecca, (edited on 25/03/2019 ) 0

L’estate si avvicina, per gli automobilisti che utilizzano gomme stagionali è tempo di dare un’occhiata ai pneumatici estivi in vista del cambio di stagione nel caso in cui si debbano sostituire le vecchie coperture. I test della rivista specializzata AutoBild godono di una certa considerazione fra gli addetti ai lavori e i risultati che emergono vengono ritenuti sufficientemente attendibili circa il valore delle gomme. Nel confronto fra pneumatici estivi, sono venti quelli arrivati alla fase finale, nella maggior parte dei casi si tratta di conferme ma non manca anche qualche sorpresa. La pre-selezione per accedere al test conclusivo prevedeva un raffronto sugli spazi di frenata con strada asciutta e bagnata, in base alla somma degli spazi più ridotti sono stati poi scelti i pneumatici finalisti.

Le principali aziende produttrici possono vantare una gomma nella fase finale, dall’Eagle F1 Asymmetric 5 di Goodyear all’Hankook Ventus S1 Evo³, passando per il Michelin Pilot Sport 4, il Pirelli P Zero, il Nokian Wetproof e il Continental PremiumContact 6. Valori molto ravvicinati per i primi quattro pneumatici della graduatoria, visto che si trovano raccolti in mezzo metro nella somma degli spazi di frenata su asciutto e bagnato: al primo posto c’è l’Eagle F1 Asymmetric con 63,5 metri complessivi, davanti a Pilot Sport 4, Ventus S1 Evo³ e P Zero che chiude con 64 metri. Più staccato il Wetproof a 64,9 metri mentre la gomma Continental è preceduta da altre due coperture, il Falken Azenis SK 510 e il Kendra Emera A1 KR 41, la vera sorpresa di questa selezione in quanto si tratta di un prodotto economico di un’azienda con risorse ben inferiori in confronto a quelle dei colossi del settore.

Gli altri finalisti e gli esclusi

A completare il novero delle gomme finaliste troviamo il Bridgestone Turanza T005, il Vredestein Ultra Vortic e il Dunlop Sport Maxx RT2, tutti con spazi di frenata di circa 66 metri; a seguire con prestazioni molto simili il Firestone Roadhawk, l’Apollo Aspire XP e il Fulda SportControl 2, che hanno impiegato nel totale poco più di 67 metri per far fermare il veicolo. Con spazi di frenata intorno ai 68 metri ecco lo Yokohama Advan Fleva V701, il Sava Intensa UHP 2, il Kleber Dynaxer UHP, il Kumho Ecsta PS 71 e il Toyo Proxes Sport. Ultimo, ad oltre 69 metri, il Maxxis Premitra 5. Bisogna precisare che la valutazione degli spazi di frenata è stata utilizzata solamente come prima scrematura, i venti pneumatici finalisti dovranno affrontare prove più specifiche nel test conclusivo, che riguarderanno maneggevolezza, tenuta di strada, resistenza all’aquaplaning, rumorosità e comfort.

Verrà poi fatto un raffronto dei costi anche per determinare quale gomma presenta il miglior rapporto fra qualità e prezzo. Prima delle prove di frenata su strada asciutta e bagnata erano ben 53 i pneumatici presi in esame, dunque era necessario un test che permettesse di escludere i meno performanti in un aspetto comunque fondamentale per una gomma come gli spazi di frenata. Fra quelli che non hanno superato il test non ci sono esclusioni eccellenti, anche se tra i tester hanno destato una certa sorpresa i risultati insoddisfacenti dei prodotti realizzati da Viking e Laufenn, brand minori e poco conosciuti al grande pubblico ma che appartengono a colossi quali Continental e Hankook, non certo aziende ultime arrivate. In media i pneumatici scartati hanno avuto bisogno di circa 5 metri in più per arrestare il veicolo rispetto ai primi della graduatoria sull’asciutto e in certi casi addirittura 10 metri sul bagnato, come ad esempio le gomme prodotte da Star Performer e Milestone, le cui prestazioni sono state definite dai piloti che le hanno provate “sorprendentemente negative”. 

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