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Toyo lavora sull’aerodinamica dei propri pneumatici

Published by Matteo Lecca, 0

Lo studio dei flussi aerodinamici sta assumendo sempre più importanza per i produttori di pneumatici, in quanto solamente le gomme incidono per il 15% sulla resistenza all’aria di una vettura in movimento. Lavorare sull’aspetto dell’aerodinamica è dunque essenziale per realizzare coperture più efficienti sia dal punto di vista prestazionale che da quello del risparmio; gomme che offrono minor resistenza all’aria, infatti, consentiranno di consumare meno carburante poiché la spinta del motore per muovere la vettura risulterà inferiore.

Toyo, da sempre attenta alle innovazioni tecnologiche per quanto riguarda i pneumatici, sta studiando a fondo i flussi aerodinamici per produrre coperture in grado di ridurre la loro resistenza all’aria. Dopo la Silent Technology – ideata per limitare la rumorosità delle proprie gomme – ecco la Mobility Aerodynamics, che influenzerà la prossima generazione di gomme auto in fatto di penetrazione dell’aria. Un passo obbligato per tutti i costruttori di pneumatici dopo l’adozione degli standard WLTP, che prevedono prove in galleria del vento per le gomme proprio per misurarne l’efficienza aerodinamica, che nel prossimo futuro diverrà un parametro molto importante di valutazione per le coperture.

Simulazione e dati reali

La tecnologia Mobility Aerodynamics mette insieme dati reali, ottenuti dai test in galleria del vento, e simulazioni ad alta precisione sul comportamento delle gomme tenendo conto delle loro dimensioni, delle forme dei cerchi, delle differenze dei carichi applicati ai veicoli, della velocità di marcia e di vari altri fattori in maniera tale da avere misurazioni quanto più complete possibili su cui fare affidamento. La chiave per rendere più efficienti i pneumatici dal punto di vista aerodinamico, secondo Toyo, è ridurre le deformazioni alle quali sono soggetti durante la normale circolazione, poiché esse causano maggiore resistenza al rotolamento e perdita di energia sotto forma di calore, con conseguente incremento dei consumi di carburante per “vincere” questa forza che agisce in direzione contraria rispetto al senso di marcia.

Ottimizzando il profilo trasversale dei pneumatici sarà possibile diminuire la resistenza aerodinamica, migliorando così l’efficienza generale. Già nei prossimi anni saranno dunque disponibili i pneumatici “aerodinamici”, in un’ottica che vede i produttori di gomme non lavorare più unicamente sulla prestazione, bensì sull’unione di performance e risparmio, per coperture che garantiscano il massimo della sicurezza e allo stesso tempo la riduzione dei consumi per gli automobilisti.

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