Risparmiare sulle gomme auto è un obiettivo di molti automobilisti, ma come si comportano i pneumatici economici in condizioni estreme? Scopriamolo insieme.
L’obiettivo di risparmiare sull’acquisto di gomme auto è più che legittimo e soprattutto diffuso fra gli automobilisti, che per questo vanno in cerca di prodotti low cost. Tuttavia sarebbe bene aver chiaro come si comportano i pneumatici economici in condizioni estreme, così da capire se il loro acquisto è realmente una scelta giusta oppure rischia di rivelarsi controproducente. Una spesa inferiore può infatti nascondere delle brutte sorprese, in primis in termini di sicurezza, ovvero il fattore più importante quando si parla di gomme auto. Ma quali sono le condizioni estreme? Quelle tipicamente invernali, quando il grip sull’asfalto è precario e aumenta il pericolo di perdere il controllo della vettura. Scopriamo allora come si comportano i pneumatici economici in tali situazioni analizzando i risultati di test specifici svolti in condizioni difficili.
Il test è stato condotto da tre enti autonomi in collaborazione, due tedeschi (ACE e GTÜ) e uno austriaco (ARBÖ), che hanno messo a confronto pneumatici premium ed economici proprio per capire le differenze in termini prestazionali. Come se la sono cavata le gomme low cost? Non bene: i tre prodotti economici presi in esame, dei marchi Austone, Fortuna e Sailun, hanno avuto risultati molto modesti nelle prove effettuate su strada bagnata, innevata e asciutta, tanto che due di essi (Fortuna e Austone) sono stati classificati come non consigliati, mentre il pneumatico Sailun è stato consigliato con riserva. Questo significa senza mezzi termini che andrebbe evitato il loro acquisto, proprio perché non sono in grado di fornire le condizioni minime di sicurezza al volante quando il grip non è ottimale. Tuttavia ci sono dei dati da analizzare che possono essere considerati… sorprendenti!
Osservando nel dettaglio i risultati dei test, si può notare che due di questi prodotti, nello specifico le gomme di Fortuna e Austone, hanno avuto addirittura ottimi riscontri su strada innevata, con prestazioni molto vicine a quelle di coperture invernali top di gamma, come ad esempio il Michelin Pilot Alpin 5 e il Continental WinterContact TS 870 P. Stupefacente, vero? E allora perché sono state classificate come non consigliate? Semplicemente perché il loro comportamento sul bagnato è stato disastroso, tanto da essere considerate “pericolose” dai tester che le hanno provate. Leggermente meglio è andato il pneumatico di Sailun, il peggiore sulla neve ma in linea con gli altri sul bagnato, solo un po’ al di sotto della media. Tutti e tre sono stati piuttosto modesti sull’asciutto, occupando gli ultimi tre posti della classifica.
La ragione dietro queste oscillazioni così ampie in fatto di performance è abbastanza semplice da spiegare: le gomme auto sono un complesso gioco di compromessi per trovare gli equilibri giusti, e realizzare un pneumatico completo e che sappia essere performante in diverse condizioni è complicato, nonché dispendioso. Ecco perché ci riescono i colossi del settore, che hanno importanti risorse da investire in ricerca e sviluppo proprio per rendere le loro coperture affidabili e capaci di fornire buone performance sull’asciutto, sul bagnato, con neve e ghiaccio. Tutto ciò naturalmente si riflette nel costo più alto di tali prodotti. Per quel che concerne le gomme economiche invece, la politica di contenimento dei prezzi porta a dover fare delle rinunce e ad avere quindi una “coperta troppo corta”, in cui se si privilegiano le prestazioni sulla neve, a risentirne saranno quelle sull’asciutto o sul bagnato e viceversa.
Ciò che emerge dai risultati dei test viene confermato anche dagli automobilisti: chi ha optato per gomme economiche lamenta una resa tutt’altro che ottimale quando le condizioni si fanno difficili, con perdite di aderenza improvvise e tenuta di strada inferiore. A seconda delle condizioni, gli spazi di frenata si allungano rendendo la guida decisamente pericolosa, pure a basse velocità. Se invece le condizioni non sono estreme le coperture low cost (definite anche budget) fanno il loro dovere, ma appunto non ci si può affidare al meteo sperando che sia sempre clemente per poter circolare con la propria auto, né confidare sul fatto che un pneumatico vada bene in determinate condizioni accettando delle lacune evidenti in altre. Sulla sicurezza non si può scendere a compromessi e l’obiettivo deve essere quello di acquistare gomme equilibrate, capaci di essere affidabili in ogni situazione.
Il risparmio economico è senza dubbio importante, ma non dev’essere l’unico elemento di valutazione – e neppure il primo, a dire il vero! – quando si acquistano gomme auto. Da esse dipende, come abbiamo visto, la nostra sicurezza al volante e per questa ragione non si può preferire una spesa contenuta soprattutto se va a discapito della qualità, e i risultati dei test ce lo dimostrano. Il parametro da considerare deve essere dunque il rapporto fra qualità e prezzo, in modo da limitare l’esborso ma senza rinunciare a prodotti affidabili, capaci di avere una buona resa anche in condizioni estreme o comunque complicate. A tal proposito, proprio i risultati dei test diventano un ottimo strumento per valutare la qualità di un pneumatico e capire se il suo costo contenuto si traduce poi in prestazioni insufficienti.
Un quesito dalla risposta scontata: i pneumatici premium sono sempre da preferire, poiché forniscono senza dubbio performance superiori e quindi maggiore sicurezza. In particolare se si guida con una certa frequenza in aree in cui le condizioni sono estreme, risultano una scelta obbligata. Non tutti gli automobilisti però possono permettersi un esborso notevole come quello richiesto dalle coperture top di gamma e in questo caso si può puntare su delle alternative, più economiche sì ma senza mai trascurare la qualità. Se i propri tragitti quotidiani sono perlopiù cittadini e in zone in cui le condizioni estreme sono rare o totalmente assenti, allora la scelta può ricadere su gomme con un costo più contenuto grazie alle quali spendere meno, le quali offriranno performance inferiori ma assolutamente adeguate a ciò di cui ha bisogno l’automobilista.
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