Marche europee vs asiatiche: chi vince la sfida quando si parla di pneumatici? Ecco qual è l’esito di un confronto che desta sempre un discreto interesse.
Occidente e Oriente si sfidano da secoli e tale confronto riguarda anche il settore auto, gomme comprese. Il raffronto tra pneumatici europei e asiatici (spesso definiti impropriamente pneumatici cinesi, anche se arrivano da nazioni differenti) desta sempre un certo interesse negli automobilisti; da un lato, quello occidentale, l’elevata qualità e l’affidabilità dei prodotti, dall’altro il risparmio e i costi inferiori. Tutto ciò se ci si ferma a una visione superficiale, perché in realtà le gomme auto di qualità provengono anche dall’Estremo Oriente e da marchi rinomati, come Bridgestone e Yokohama, ad esempio, e i prodotti scadenti possono essere realizzati pure in Europa, le cosiddette gomme economiche. Vediamo allora di fare un po’ di chiarezza in questo confronto che riesce a riservare qualche sorpresa.
Partiamo dall’unica certezza che si può fornire riguardo a tale sfida: non c’è un vincitore assoluto. Sia le marche europee che quelle asiatiche sono in grado di produrre pneumatici di altissima qualità, i cosiddetti premium, come nel caso di brand quali Michelin e Continental per quel che concerne il Vecchio Continente, e Yokohama e Bridgestone facendo riferimento all’Estremo Oriente. I prodotti di queste aziende sono tutti di alto livello e competono per i primi posti nei test che mettono alla prova le loro peculiarità. Per fare un esempio concreto, Michelin è apprezzata per il rendimento dei suoi pneumatici invernali nelle condizioni più critiche, mentre le gomme di Bridgestone si rivelano indiscutibilmente le migliori sul bagnato: sia optando per le coperture francesi che per quelle giapponesi, si compie un’ottima scelta in termini di affidabilità e sicurezza, gli aspetti più importanti quando si parla di pneumatici.
Quando si parla di coperture top di gamma, il confronto è piuttosto livellato poiché i colossi del settore possono investire risorse importanti in ricerca e sviluppo per migliorare costantemente i loro prodotti. Inoltre la globalizzazione ha portato a una diffusione del know how per cui la sfida ai piani alti di questo settore è più incentrata sulle innovazioni e sui progressi tecnologici, al fine di rendere i pneumatici sempre più performanti e smart, nell’ottica della mobilità connessa. In tale ambito dunque il confronto è continuo ma sostanzialmente alla pari, anche per via dei requisiti stringenti imposti dall’Unione Europea a tutti i prodotti commercializzati all’interno del suo territorio. Chi vende gomme a livello globale, come fanno i principali marchi asiatici, deve quindi rispettare standard elevati che servono a garanzia della qualità dei pneumatici venduti in Europa.
Scendendo di livello, le cose cambiano quando si tratta di fasce di prodotti più economiche. In questo caso, infatti, le marche europee riescono in media a fornire delle sicurezze in più (sebbene non manchino prodotti scadenti pure nel Vecchio Continente) in confronto a quelle asiatiche. Ma per quale motivo avviene ciò? Le aziende con sede in Cina – e qui è appropriato parlare di pneumatici cinesi – contengono i costi in fase di progettazione e costruzione per offrire poi gomme a prezzi più contenuti, con le quali aggredire il mercato. Inevitabilmente questo si ripercuote sulla qualità delle coperture che si rivela piuttosto bassa e addirittura nel caso dei pneumatici importati non attraverso i canali legali, possono verificarsi problemi anche gravi di tenuta della struttura, con danni e cedimenti improvvisi che mettono a serio rischio l’incolumità di chi si trova a bordo del veicolo.
Le gomme di bassa qualità e quelle premium hanno due soli aspetti in comune: la forma (rotonda) e il colore (nero). In termini di prestazioni non potrebbero essere più diverse e tale differenza emerge proprio nelle situazioni più critiche – e quindi con maggiori pericoli per chi guida – quando l’aderenza sull’asfalto è precaria. I test sono un utile strumento per una comparazione corretta delle gomme: su strada bagnata, una gomma asiatica di fascia bassa può aver bisogno addirittura di 20 metri in più di spazio di frenata per arrestare la vettura in confronto a una europea del segmento medio; si tratta di una distanza abissale, che significa andare incontro a un incidente certo anche a bassa velocità. Un rischio simile vale la pena di un esborso inferiore per risparmiare al momento dell’acquisto di nuovi pneumatici? La risposta non può che essere negativa, e sono i dati a parlare.
In aiuto di tutti gli automobilisti ci sono i test e le prove condotti da enti del settore e da riviste specializzate, che consentono attraverso i risultati di conoscere nel dettaglio le caratteristiche dei pneumatici presi in esame. Tramite delle semplici tabelle è possibile mettere a confronto le gomme auto per capire come si sono comportate nelle varie prove, così da comprendere le loro performance e il rendimento nelle diverse condizioni (asciutto e bagnato per le estive, asciutto, bagnato, neve e ghiaccio per quelle invernali e le all season). In questo modo ci si può fare un’idea piuttosto precisa della qualità e della resa prestazionale dei prodotti e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, a prescindere dalla provenienza naturalmente. Questo perché, come abbiamo visto, i pneumatici di qualità possono provenire anche da aziende asiatiche, che dispongono di conoscenze e attrezzature per realizzare ottime gomme.
Una scelta corretta non può mai prescindere dalla qualità dei pneumatici: è chiaro che alcuni marchi cinesi consentono di risparmiare, ma purtroppo a discapito della bontà dei materiali, che possono mettere a serio rischio l’incolumità di chi si trova a bordo del veicolo. Ciò deve essere assolutamente evitato, pure perché il risparmio iniziale è solamente effimero se poi si avranno a bordo gomme poco performanti e che si usurano con rapidità, obbligando di conseguenza a sostituzioni delle coperture più frequenti. Se il segmento dei pneumatici premium è fuori dal proprio budget, ci si può orientare su prodotti con un buon rapporto fra qualità e prezzo, grazie ai quali è possibile risparmiare ma senza sacrificare la sicurezza, innanzitutto, e la resa prestazionale delle gomme.
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