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Pneumatici nuovi o ricostruiti? Opinioni a confronto tra risparmio e sicurezza

Published by Federico, (edited on 26/09/2025 ) 0

Pneumatici nuovi oppure ricostruiti: cosa scegliere? Ecco tutto quello che bisogna sapere sulle due tipologie di prodotti, coniugando risparmio e sicurezza.

Quando si affronta il tema dei pneumatici ricostruiti, opinioni spesso contrastanti e dubbi sono all’ordine del giorno fra gli automobilisti. Nel confronto con gomme nuove si tiene conto ovviamente delle prestazioni e della sicurezza che sono in grado di fornire, ma certo il risparmio non può essere tralasciato, soprattutto di questi tempi. Da un lato c’è infatti l’indubbio vantaggio economico che le gomme ricostruite offrono rispetto a quelle nuove, dall’altro però rimane lo scetticismo circa il loro reale rendimento, l’affidabilità e soprattutto la durata, che come vedremo più avanti nel dettaglio diventa il fattore decisivo per un vero risparmio. Non resta allora che approfondire l’argomento con un focus proprio sulle opinioni degli automobilisti che hanno montato pneumatici ricostruiti sulle loro auto e possono perciò raffrontarli a quelli nuovi.

Tutti sappiamo cosa sono i pneumatici ricostruiti, vero?

È una domanda un po’ retorica, perché tutti – o quasi – gli automobilisti sanno cosa sono i pneumatici ricostruiti, anche se magari non conoscono con esattezza il processo che porta alla “rigenerazione” delle gomme auto. E allora lo spieghiamo noi: le coperture ricostruite sono quelle a cui è stato sostituito il battistrada con un nuovo strato di gomma vulcanizzata. La struttura originale del pneumatico rimane quindi la stessa e viene sottoposta a rigorosi controlli prima del processo di rigenerazione; se necessario, e quando possibile ovviamente, si effettuano delle riparazioni in modo che la gomma sia perfettamente integra nel momento in cui viene ricostruito il battistrada. Al termine del processo, perciò, la copertura è pronta per tornare su strada e affrontare un nuovo ciclo vitale. Tale procedura è utilizzata soprattutto per i pneumatici dei veicoli pesanti mentre è meno diffusa per le gomme auto, sebbene il loro costo inferiore risulti allettante per un numero sempre crescente di automobilisti.

Gomme ricostruite: quali sono i rischi?

Lo scetticismo attorno ai pneumatici ricostruiti si basa sul fatto che sono già stati utilizzati in precedenza, con tutti i rischi che questo comporta nonostante il battistrada risulti nuovo. A livello di aderenza, perciò, non si avranno problemi poiché la superficie della gomma è stata rigenerata e gli intagli e le scanalature potranno contare sul livello massimo di spessore. I pericoli si celano al di sotto: ovvero, quanto è stata sollecitata la struttura durante la vita “precedente” del pneumatico? Quante decine di migliaia di chilometri di durata può ancora garantire? Tutte domande a cui non si può rispondere, nemmeno dopo il più scrupoloso dei controlli effettuato sulla carcassa della gomma: questa rappresenta l’incognita principale dei pneumatici ricostruiti, sulla cui integrità non si può avere piena certezza.

Pneumatici ricostruiti: vantaggi e svantaggi

Il principale vantaggio dei pneumatici ricostruiti rispetto a quelli nuovi è ovviamente il costo, fino al 40-50% inferiore: la grande maggioranza degli automobilisti è attratta da tali prodotti soprattutto per questa ragione, in particolare in un momento in cui i prezzi in generale sono lievitati. Lo svantaggio più evidente lo abbiamo già anticipato in precedenza: la durata della gomma non è quantificabile con precisione e dipende dallo stato di salute della carcassa. In ogni caso è comunque inferiore ai 50-60 mila chilometri che i pneumatici nuovi riescono a garantire, se ben mantenuti nel tempo ovviamente. Ciò finisce per vanificare in parte il risparmio iniziale perché obbliga a sostituzioni delle gomme più frequenti, in particolare se si percorrono molti chilometri durante l’anno. Pure a livello di prestazioni non c’è confronto: quelle delle gomme nuove, specie se premium, sono sempre superiori in confronto a quelle delle coperture ricostruite.

Qual è il vero pregio dei pneumatici ricostruiti?

Possiamo fornire due motivazioni per le quali gli automobilisti dovrebbero optare per i pneumatici ricostruiti, che sono poi i loro pregi principali. Il primo lo abbiamo già visto: il prezzo contenuto, dato che possono arrivare a costare sino alla metà rispetto a un prodotto nuovo, con conseguente “sollievo” per il portafogli dell’automobilista. Il secondo pregio è l’impatto ambientale minore, considerando che per la loro realizzazione non vi è impiego di materie prime ma solo riciclo di materiali già utilizzati. Le gomme ricostruite sono quindi più sostenibili non solo economicamente e questo potrebbe essere un motivo di interesse per molti automobilisti. Il rovescio della medaglia sono le prestazioni non all’altezza di quelle dei pneumatici nuovi – in alcuni casi anche molto distanti – e in generale un livello di sicurezza inferiore, sebbene sia sbagliato affermare che i pneumatici ricostruiti non sono sicuri. Lo sono – specialmente se rispettano le normative europee al riguardo, decisamente più stringenti – ma in misura minore in confronto alle gomme nuove di zecca.

A chi convengono i pneumatici ricostruiti?

In linea di massima il consiglio degli esperti è quello di optare sempre per gomme nuove, puntando su pneumatici economici se non si ha a disposizione un budget elevato, ma senza mai tralasciare la qualità. Montare a bordo del veicolo gomme ricostruite ha senso solo a determinate condizioni: se si percorre un numero limitato di chilometri durante l’anno e prevalentemente su percorsi cittadini e, ancora più nello specifico, se l’auto prescelta per l’installazione non è quella che si usa principalmente. Insomma, se si utilizza poco l’auto e lo si fa quasi solo in città, è possibile prendere in considerazione le coperture ricostruite. In ogni caso, l’acquisto deve essere effettuato presso rivenditori certificati, capaci di garantire che i prodotti – prima di essere rigenerati – siano stati sottoposti a verifiche e controlli scrupolosi in modo da garantire l’integrità della carcassa.

Quali sono le opinioni degli automobilisti sulle gomme ricostruite?

Come abbiamo anticipato, le opinioni dei guidatori sulle gomme ricostruite sono spesso discordanti. Chi ne fa un uso molto limitato apprezza il risparmio che riescono a garantire, coloro che invece li hanno testati in condizioni variabili hanno notato che la loro resa è inferiore se raffrontata alle coperture nuove. I meno esperti, però, affermano di non riscontrare differenze fra pneumatici ricostruiti e nuovi nell’uso cittadino, segno che il gap in termini prestazionali fra le due tipologie di prodotti si è ridotto negli ultimi anni. Questo ci dice anche che in situazioni standard e nei percorsi cittadini serve una maggiore sensibilità da parte di chi guida per percepire le reali differenze fra le coperture montate a bordo del veicolo. Il punto critico sottolineato da numerosi guidatori è – appunto – la durata e secondo molti non vale la pena il risparmio iniziale per poi ritrovarsi a bordo pneumatici che durano la metà rispetto a quelli nuovi. Ciò accade in particolare con prodotti che vengono definiti “cinesi”, vale a dire provenienti dall’Estremo Oriente, in cui i controlli sono meno rigorosi rispetto a quanto avviene in Europa, dove la ricostruzione dei pneumatici è severamente regolamentata.

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